Un uomo di 66 anni si presenta al PS riferendo la comparsa da circa 48 ore di dolore epigastrico ed
in ipocondrio destro, nel tempo divenuto progressivamente ingravescente, irradiato dorsalmente,
accompagnato da vomito (dapprima alimentare e successivamente biliare) e febbre (38°C). Gli
esami ematici rilevano 20.000 GB con neutrofilia ed aumento delle transaminasi, bilirubina e GGT;
esegue in urgenza lo studio US dell’addome che, per l’obesità, non risulta completamente
diagnostico evidenziando tuttavia un quadro di colecistite acuta con sospetto di ascesso
pericolecistico.
La TC dell’addome praticata successivamente conferma la colecistite e rileva la
presenza di alcune raccolte contigue al fondo. Ricoverato viene quindi sottoposto a
VLcolecistectomia e drenaggio delle raccolte; l’esame istologico conferma colecistite gangrenosa
con ampie raccolte necrotiche-ascessuali ed emorragiche pericolecistiche, compatibili con
empiema. All’ecografia di controllo eseguita nel postoperatorio si rilevano delle raccolte residue
nel letto della colecisti e contigue alla parete addominale, trattate con drenaggio TC guidato, con
progressiva risoluzione.
La colecistite acuta è causata nel 90-95% dei casi da calcoli ostruenti il dotto cistico, mentre nel 5-
10% è alitiasica e ne sono responsabili l’ischemia (politraumatizzati, ustionati, schock), disordini
della mobilità, infezioni (AIDS), malattie del collageno, farmaci. Rappresenta circa il 3-10% dei casi
di dolore addominale ed è più frequente dopo i 50 anni, maggiormente nelle donne.
I pazienti affetti da litiasi biliare sintomatica hanno un rischio del 1-3% per anno di sviluppare
complicazioni come la colecistite. Questa una volta instauratasi evolve nello stadio edematoso,
suppurativo, flemmonoso, gangrenoso. Complicazioni della colecistite sono la perforazione, la
peritonite biliare, gli ascessi pericolecistici e la fistola biliare, eventi che si verificano nel 7-26% dei
casi, con il 10% di mortalità che risulta inoltre maggiore nelle forme non litiasiche (23-40%).
Nella diagnosi di colecistite acuta gli ultrasuoni (US) presentano una sensibilità del 80-100% e
specificità del 60-100%, permettono un esame real-time, veloce ed eseguibile anche al letto del
paziente in condizioni di emergenza. Segni caratteristici maggiori sono la presenza di calcoli, la
positività del segno di Murphy ecografico, edema e gas della parete; segni minori sono la
distensione della colecisti, l’aumento di spessore della parete > 3 mm, il fluido pericolecistico.
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