STEATOSI EPATICA FOCALE

VIDEO Dottoressa Francesca Esu

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Gli esami ematochimici eseguiti all'ingresso sono risultati ai limiti della norma.
Viene inviata c/o Reparto di Chirurgia d'urgenza per sospetta diverticolite.
L’esame ecografico eseguito durante il ricovero oltre al rilievo di ispessimento parietale del colon sigma in assenza di raccolte e versamento, evidenzia la presenza di aree iperecogene tendenti alla confluenza in S5 compatibili con steatosi focale iperecogena del fegato. La paziente è stata sottoposta a terapia medica e poi dimessa.

La steatosi epatica è un reperto di comune riscontro durante un esame ecografico praticato di routine. Il quadro ecografico della steatosi è quello definito come “fegato brillante”; il termine si riferisce all'alta ecogenicità del parenchima epatico caratterizzato inoltre da echi fini ad alta intensità e addensati. Come per tutti gli altri organi,durante l'esame ecografico si osservano, superficie, margini e il volume che nel caso della steatosi epatica appaiono rispettivamente regolare, margini arrotondati associati ad un aumento volumetrico del fegato. La steatosi può apparire a seconda della sua distribuzione nel parenchima epatico come: diffusa (distribuzione omogenea); focale (distribuzione disomogenea a zone singole o multiple).

Il quadro ecografico più comune è la steatosi diffusa, le cui cause più frequenti sono le patologie di tipo metabolico.
In relazione alla steatosi epatica focale possiamo avere due quadri distinti sulla base dell'ecogenicità parenchimale.
La steatosi focale ipoecogena è costituita da aree singole o multiple ipoecogene, di dimensioni variabili da pochi millimetri a pochi centimetri; in genere queste aree sono localizzate nel contesto di un fegato iperecogeno, localizzate al IV – V segmento in sede pericolecistica o sulla biforcazione portale.
Anche se si parla di steatosi focale queste lesioni rientrano però in quadro di steatosi diffusa e pertanto ne rafforzano la diagnosi.
La steatosi focale iperecogena si caratterizza per aree iperecogene, singole o multiple nel contesto di un fegato ad ecogenicità ai limiti della norma, distribuite in maniera segmentaria o confluente “a carta geografica” o in forma pseudo nodulare ( multipli foci iperecogeni non confluenti).
E' importante sottolineare che queste aree di steatosi non sono lesioni espansive ma è richiesta un accurata diagnosi differenziale con queste ultime o nel caso di una singola lesione steatosica nel contesto di un trauma .
Infatti le aree steatosiche hanno spesso forme poligonali, margini sfumati, rettilinei o frastagliati; non si determina effetto massa o coinvolgimento vascolare. Un' importante aiuto nella diagnosi differenziale delle lesioni steatosiche è dato dall'esame contrastografico alla CEUS (Contrast Enhanced Ultrasound) , dove il comportamento della steatosi focale è esattamente identico a quello di tutto il parenchima circostante ‘normale’.

Bibliografia

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