SCIALOADENITE SUPPURATIVA SECONDARIA A SCIALOLITIASI DEL DOTTO DI WHARTON

VIDEO Dott. Mariano Cabiddu

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Colecistite gangrenosa con raccolte necrotiche-ascessuali

Un uomo di 66 anni si presenta al PS riferendo la comparsa da circa 48 ore di dolore epigastrico ed in ipocondrio destro, nel tempo divenuto progressivamente ingravescente

Settembre 2018

Appendicite Acuta

Paziente di sesso maschile di 25 anni. Riferisce da circa 24 ore dolore addominale epigastrico che si è localizzato, nelle ultime ore, in fossa iliaca destra..

Settembre 2018

Il paziente si è recato in PS per la comparsa da alcuni giorni di tumefazione e dolore della regione sottomandibolare destra e successiva comparsa di febbre. Riferiva inoltre in passato la comparsa di rigonfiamento analogo seppur in assenza di febbre. All'esame obiettivo presentava tumefazione calda e dolente in regione sottomandibolare dx e tumefazione rosa-biancastra a carico della regione dx del pavimento buccale. L'ecografia mostrava una diffusa alterazione della ghiandola sottomandibolare con aspetto edematoso flogistico e grossolano calcolo del dotto di Wharton dx di 1,7 cm che condizionava marcata ectasia duttale a monte di verosimile raccolta ascessuale.

La scialolitasi, ovvero la presenza di calcoli nelle ghiandole salivari o nei loro dotti, è una patologia relativamente molto frequente. Colpisce prevalentemente le ghiandole salivari maggiori (1) e tra queste specialmente la ghiandola sottomandibolare (80-90%) (2). I motivi sono sia di carattere anatomico, a causa della particolare tortuosità e posizione declive del dotto di Wharton con direzione del flusso salivare antigravitario, sia per la composizione chimica del secreto di tipo alcalino con alto contenuto di muco e ioni calcio e fosforo. L'ostruzione meccanica da parte del calcolo si manifesta clinicamente con ricorrenti rigonfiamenti, soprattutto durante i pasti, che possono complicarsi con infezioni batteriche (scialoadenite acuta) che si manifestano con febbre, dolore e suppurazioni a carico della papilla. (3,4). Frequente è il rigonfiamento infiammatorio a carico della plica sublinguale e del dotto di Wharton (46%). (5) Con gli ultrasuoni è possibile rilevare più del 90 % dei calcoli di dimensioni superiori ai 2 mm di diametro (6). Rispetto alla scialografia, oltre a essere meno invasiva, l'ecografia meglio valuta le strutture perighiandolari, la presenza di segni infiammatori, ed è in grado di rilevare i calcoli radiotrasparenti o i calcoli radiopachi sovrapposti all'osso e quindi non rilevabili su radiografie convenzionali.

Bibliografia

  • Zenk J, Constantinidis J, Kydles S, Hornung J, Iro H. Clinical and diagnostic findings of sialolithiasis. Hno 1999;47:963-9.
  • Marchal F,Dulguerov P. Sialolithiasis management: the state of the art. Arch Otolaryngol Head Neck Surg 2003;129:951-6.
  • Roccia P et al, Scialoadeniti ostruttive. Aggiornamento in tema di diagnosi e di terapia, RPM 2006;97(5) 272-79
  • Marchal F. The endoscopic approach to salivary gland ductal pathologies. Tuttlingen: Endo-Press 2004.
  • Antoniadis D, Mendonidou L. Clinical study of sialolithiasis. Findings from 100 cases, Hell Stomatol Chron. 1989 Oct-Dec;33(4):245-51.
  • Van den Akker HP, Diagnostic imaging in salivary gland disease, Oral Surg Oral Med Oral Pathol 1988;66(5):625